Disegno un mondo che vorrei abitare: pieno di casette con gli occhi, maschere magiche e potenti, animali fantastici e giardini interiori in piena fioritura.

Disegno per tenere viva la mia immaginazione.

Anche quando mi visita la malinconia (e ogni tanto lo fa), i miei disegni restano colorati, come se la luce che ho dentro trovasse sempre una via per liberarsi.

Arte e Ispirazione

“Credo nella forza gentile dell’immaginazione. La mia arte nasce da un ricordo dimenticato, riscoperto in una soffitta e riportato in vita dall’amore e dall’incoraggiamento di chi crede in me.”
Stefania D’Urso è un’artista autodidatta il cui lavoro unisce tecnica mista, immaginazione narrativa e un’estetica profondamente ispirata al mondo del naïf e dell’illustrazione fantastica. La sua ricerca artistica prende forma a partire da una dimensione intima e visionaria, in cui creature immaginarie – come draghi, animali simbolici, maschere antropomorfe e architetture emotive – diventano metafore visive di stati interiori, ricordi, desideri e aspirazioni collettive.

Tecnica e Stile

“Mi ispiro allo stile naïf, che parla un linguaggio semplice e autentico, fatto di meraviglia quotidiana e poesia istintiva. È un’arte che non pretende di essere perfetta, ma vera. Come un sorriso spontaneo, come una casetta che sorride tra i fiori o un drago che sbuca da un angolo del cielo.”
Attraverso l’uso di acquerelli, pennarelli professionali, acrilici e materiali compositi, Stefania costruisce un linguaggio personale che sfida la rigidità delle forme accademiche, abbracciando invece la forza espressiva della spontaneità e del colore come veicolo emotivo. Il suo stile si colloca nel solco di una tradizione pittorica libera, ispirata al naïf del primo Novecento, ma reinterpretata con sensibilità contemporanea. Le sue opere sono popolate da figure capaci di suscitare empatia, sospensione e riflessione, pur conservando leggerezza e accessibilità visiva.
“Il mio viaggio è cominciato con gli acquerelli. Li usavo in modo “impertinente”: poco diluiti, per ottenere tinte piene, sature, quasi testarde. Poi sono arrivati gli acrilici, con la loro festa di consistenze e finiture: glitter, metallizzati, brillanti. Li ho stesi su carta, legno, t-shirt. Sempre a modo mio: spessi, vividi, diretti. Mi piace che il colore parli prima ancora del soggetto. E così, via libera alla sperimentazione: colla, bottoni, pietre, occhi di drago in cristalli Swarovski. Quando la fantasia chiama, io rispondo.”

Visione e Messaggio

“Dipingo per sentirmi libera. Libera da regole, da giudizi, da schemi. La mia guida è la fantasia, il mio strumento è il colore. È un percorso che cammina su due binari intrecciati: da una parte, c’è l’emotività, il bisogno di esprimere qualcosa che pulsa dentro — un pensiero, un sogno, un ricordo, a volte anche una malinconia; dall’altra, ci sono le mani, i materiali, i colori, i supporti… tutto ciò che rende quell’emozione visibile.”
In ogni illustrazione Stefania inserisce un frammento di narrazione non detta, invitando l’osservatore a interagire con il mondo rappresentato come se fosse un luogo reale, dove la fantasia ha il compito – e il potere – di consolare, suggerire possibilità e generare bellezza.

Mission ed Evoluzione

“Creo per raccontare storie leggere, colorate, sempre sincere. Per ricordare a me stessa – e a chi guarda i miei lavori – che c’è ancora spazio per la dolcezza, la libertà e il gioco, anche nel mondo dei grandi.”
Stefania ha esposto all'Istituto Italiano di Cultura del Cairo – Egitto in una personale intitolata “Reminescenze e Sogni nella Foresta”, si muove in contesti indipendenti e sta sviluppando progetti in cui l’arte visiva dialoga con oggetti d’uso quotidiano, come t-shirt e mug illustrate, con l’intento di portare l’immaginazione fuori dal quadro e dentro la vita di tutti i giorni.
“L’evoluzione, per me, è questo: un gioco serio, un viaggio continuo dove ogni nuova tecnica è una porta su un universo diverso che chiede di essere esplorato.”

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